Il Lavoro è morto, ne danno il triste annuncio
l’Istat, l’Ocse e tutti i più grandi istituti di statistica del mondo, e il Primo Maggio si celebreranno i Funerali di Stato.
Il lavoro è morto, in Italia, così come negli altri paesi, è morto insieme alla parola impiegato, insieme alla parola lavoratore, anzi, quest vecchie parole potremmo cambiarle in schiavo a tempo determinato, sarebbe più corretto lessicalmente.
Con Lui se ne va la speranza di una vita futura come la conoscevamo, ma in compenso si aprono nuovi scenari…
Se l’uomo ha dimostrato a se stesso qualcosa, è che è capace ad adattarsi a tutto, sopravvivendo e cogliendo l’attimo, e tranendo il massimo profitto personale dalla situazione, anche la peggiore in cui si è trovato; sarà il caso che si dia da fare, anche ora: