E’ ufficiale uno studio fatto per il Ministero dello Sviluppo Economico e delle Comunicazioni (doc. in Pdf) dice che
I dati che emergono dallo studio sono sconfortanti:
Secondo Caio, ( il relatore, da qui definito ‘il rapporto Caio’..), i motivi per pensare ad un importante investimento in questo settore sono almeno quattro: “è difficile pensare ad un’infrastruttura che abbia più impatti sulla produttività, l’innovazione, la qualificazione di un Paese, delle sue Regioni, delle sue città” si legge nel documento, così come è chiaro che la banda larga “diventerà una variabile chiave della competitività del territorio in grado di attrarre capitali e talenti” e di conseguenza “innestare un circolo virtuoso occupazione-investimenti che può dare un contributo importante alle iniziative in senso anticiclico; per il futuro a medio termine (entro 6 anni) occorrerà puntare alla crescita dell’offerta di nuova generazione, simmetrica e da almeno 50Mbps, ad almeno la metà dei potenziali clienti, cosa secondo noi bella da fare, ma se continua questo atteggiamento della politica verso queso setore resterà solo un sogno irrealizzaile.
Fonti: La Repubblica; Punto Informatico